Sabato 9 novembre ore 15.30: incontro con Paolo Gavazzeni, intervistato dalla giornalista Camilla Bianchi, a cura di Luca Loglio
L’incontro vuole far emergere, grazie a un racconto-intervista intimo e personale con Paolo Gavazzeni, nipote di Gianandrea e la conduzione della giornalista Camilla Bianchi, il legame profondo tra i Gavazzeni e la Musica.
Una storia di vita familiare e professionale fatta di teatro e palcoscenici di tutto il mondo, di storia e di costume, di società e incontri importanti, di ricerca artistica e di legami con Bergamo, città natale di entrambi.
A seguire, visita alla Casa Museo Polli Stoppani a cura di Francesco Gavazzeni.
L’ingresso all’incontro e alla successiva visita sono gratuiti, necessaria però, date le capienze limitate, la prenotazione obbligatoria, scrivendo ad associazioneart@gmail.com
Paolo Gavazzeni
Paolo Gavazzeni (Bergamo, 1969), diplomato in pianoforte e laureato in giurisprudenza, è nipote del Direttore e Compositore Gianandrea Gavazzeni. Numerosi e significativi gli incarichi nell’ambito dell’organizzazione degli enti lirici nazionali, tra cui: Coordinatore artistico dell’Accademia del Teatro alla Scala dal 2000 al 2002; membro della Direzione Artistica del Teatro alla Scala dal 2002 al 2011; Direttore Artistico della Fondazione Arena di Verona dal 2012 al 2016; Direttore Artistico di Classica HD dal 2016; Direttore Artistico del Macerata Opera Festival dal 2023. Ha curato la regia di diverse opere e si occupa di divulgazione teatrale e musicale. È stato nominato nuovo coordinatore della Direzione Artistica della Scala di Milano.
Gianandrea Gavazzeni
Gianandrea Gavazzeni (Bergamo, 1909-1996) è stato un direttore d’orchestra, musicista e musicologo bergamasco. Figura carismatica e tuttavia scevra da tentazioni divistiche, Gavazzeni riuscì a cogliere e ad assumere la complessità del ruolo richiesto nel Novecento al direttore d’orchestra – in particolare in campo operistico. È stato direttore artistico della Scala dal 1965 al 1968, e poi più volte ospite del teatro milanese, diresse inoltre nei maggiori teatri del mondo.
Il progetto Born into art
Born into Art è un progetto di storytelling che unisce il racconto familiare e imprenditoriale a quello storico e artistico. L’obiettivo è quello di portare alla luce, tramite una narrazione inconsueta, tradizioni e qualità creative, note e meno note, incontri di generazioni diverse ma con le stesse passioni. di una provincia considerata “ricca culturalmente” solo di recente perché interprete, insieme a Brescia, dell’anno della Capitale della Cultura, edizione italiana 2023.
Promossa e curata da Associazione ARTS – Bergamo.
Con il contributo di Regione Lombardia – Provincia di Bergamo – Camera di Commercio di Bergamo, Fondazione Cariplo.
In collaborazione con Fondazione Ravasio-Museo del Burattino ETS, Fondazione Polli Stoppani, Albini Group, Comune di Albino, Comune di Bergamo – Biblioteca Civica Angelo Mai, Ordine degli Architetti PPeC di Bergamo.
Il format di Born into Art, si compone di:
- Incontri-interviste, tesi a valorizzare il patrimonio immateriale delle famiglie d’arte e a intrecciare differenti livelli di lettura. Tra questi, in particolare: il dato storico-sociale; il dato artistico-culturale; il portato personale, sintesi spesso creativa tra le proprie origino, gli incontri umani e il percorso di vita e professionale;
- Visite ai luoghi e agli archivi, mirate non solo alla valorizzazione del patrimonio materiale lì conservato, ma anche alla restituzione pubblica del patrimonio artistico, culturale e umano di queste famiglie, generando processi di conoscenza e di capacitazione della loro storia;
- Itinerari georeferenziati, sul sito sono pubblicate mappe aggiornate che identificano il patrimonio materiale delle famiglie artistiche che hanno lasciato tracce sul territorio, dando così forma e contenuto a delle successive visite fai da te.